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Cultura della vite

 

Cenni storici (origini e diffusione)

La pianta della vite ha origini molto antiche. Lo studio dei fossili ci dice che viti selvatiche esistevano già in Europa nell’era Terzaria; tuttavia gli studiosi ritengono che la specie attuale si sia propagata in Europa, circa 120-100.000 anni fa dalla Colchide, regione situata a SE del Mar Nero. Sebbene non si possa fissare una data per stabilire il momento in cui l’uomo conobbe la vite è certo che già 3.500 anni prima di Cristo questa era coltivata in Egitto come testimoniano le decorazioni dei calici con i quali si offriva vino agli dei.
I Fenici e gli Ebrei conoscevano da secoli la vite. La Bibbia ci racconta come il patriarca Noè "che era agricoltore, cominciò a lavorare la terra e piantò la vigna. E avendo bevuto il vino, si inebriò …". In Grecia la vite si diffuse rapidamente tra il 1700 e il 1500 a.C. In Italia la vite è conosciuta da almeno 4000 anni. Per un millennio venne coltivata solo in Sicilia, poi gli Etruschi la diffusero in tutta Italia.
Ai tempi di Roma la vite era diffusa ovunque e l’Italia si chiamava Enotria, che vuol dire "terra del vino".Nel Medioevo, chiese e conventi furono spesso centri viticoli in mezzo alla generale decadenza. Un periodo molto favorevole per la vite fu l’epoca dei comuni perché i Signori curarono molto l’incremento di una coltura molto redditizia. Un altro "momento magico" per la coltivazione di questa pianta fu la seconda metà del secolo scorso, con l’introduzione in Europa ,dall’America, della vite di quel continente che si era dimostrata immune dagli attacchi della filossera, insetto parassita che stava infettando la vite europea.
Su polloni di vite americana vennero innestati tronchi di vite europea e si ottennero così piante relativamente immuni dagli insetti e di ottima resa.

 

Valore simbolico religioso

Nelle varie culture mediterranee che basavano il loro sviluppo sull’agricoltura, il  vino  e il pane costituivano il simbolo di questo sviluppo e del relativo benessere raggiunto. Il vino faceva sempre parte delle offerte fatte alle divinità.
Nel Cristianesimo il vino acquistò nuova nobiltà: viene usato infatti nel sacrificio della messa per essere trasformato in sangue di Cristo, datore di gioia e simbolo di vita.

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Secondo una versione , particolarmente antica, mentre Dionisio giocava i Titani (divinità greche) lo sorpresero e lo sbranarono; dalle sue membra nacque la vite, il dono di Dionisio agli uomini.

 

 

 

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