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Civitella Paganico

 

www.comune.civitellapaganico.gr.it

Il comune di Civitella Paganico, attraversato longitudinalmente dalla Statale Siena-Grosseto, è di fatto diviso in due zone: quella a nord con le pendici del Monte Acuto ricca di boschi e quella a sud, con la confluenza dell'Ombrone e il torrente Gretano, intensamente coltivata.

I 192 kmq di superficie vedono la presenza dei due centri principali di Civitella (597 metri s.l.m e sede del Comune) e Paganico (329metri s.l.m.) e delle altre frazioni di Casale di Pari, Monte Antico, Stazione di Civitella Paganico, Pari, Pietratonda. Oggi conta 3.164 abitanti (3.302 nel 1981) che sono chiamati"civitellési" o "civitellini".

 

Mappa Civitella Paganico.

 

da visitare:

  • L'antica CHIESA DI SAN MICHELE ARCANGELO in stile tardo-romanico.
  • Le PORTE SENESE e GROSSETANA.
  • La BADIA di San Lorenzo sulLanzo o BADIA ARDENGHESCA a duemila metri da Civitella, stupendo esempio di architettura romanica.
  • I BAGNI DI PETRIOLO risalenti ai primi del XIII secolo, con la cinta muraria e i resti di alcune torri ancora visibili, mentre sono individuabili i locali medievali delle terme.
  • Il CASTELLO DI PARI del quale è possibile rintracciare il circuito murale medievale.
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Cenni di storia

 

La storia di CIVITELLA è legata a doppio filo alla potente dinastia dei conti Ardengheschi che vi fondarono un monastero noto con il nome di Badia Ardenghesca o Badia di San Lorenzo al Lanzo. Quel che ne rimane rappresenta un bell'esempio di architettura romanica.
Divenuto in seguito cenobio dei camaldolesi, quando, nel 1444, viene soppressa l'Abbazia, la costruzione passa ai Canonici Regolari di S. Maria degli Angeli, detti Scopetini, a loro volta soppressi da Napoleone.
Oggi rimangono i ruderi del monastero, trasformati in villa moderna cinta da un giardino all'italiana.
Nel privilegio di Celestino II (1143) a vantaggio del monastero è espressamente citato il castello di Civitella con le due chiese costruite.
Tra il XII e il XIII secolo il Comune di Siena sottomette il castello popolato da centocinquanta famiglie.
Con il successivo acquisto del castello, deliberato dal Consiglio Generale senese nel 1317, si consolida il potere di Siena e declina totalmente il dominio degli Ardengheschi. PAGANICO, mentre nel Duecento si trova situato tra la strada che da Siena conduce a Roselle e Grosseto, viene designato dalle autorità senesi come luogo ove ubicare un nuovo "borgo", che, con successive disposizioni, si costituisce come "franco". Cioè luogo di una comunità esente da oneri signorili e imposizioni fiscali.Prende infatti il nome di Castelfranco di Paganico e rappresenta un raro esempio di nuovo castello istituito dal Comune di Siena luogo di mercato dal 1294 e sede di un Vicariato dal 1303.
Assediato in seguito dall'esercito di Castruccio Castracani vede distrutte le proprie fortificazioni, in parte ricostruite nel XIVsecolo dal noto maestro Lando Di Pietro (progettista del Duomo Nuovo di Siena e del Cassero di Grosseto), ma poi nuovamente danneggiato dalle scorrerie dei soldati di ventura della compagnia del Cappelletto. Inizia in quel periodo il decadimento che si protrae sino all'epoca moderna.

 

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