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Panorama.

 

 

 

Seggiano

 

www.comune.seggiano.gr.it

 

Mappa del Comune di Seggiano.

 

Adagiato sul fianco occidentale del Monte Amiata, Seggiano - paese tra i più antichi di quest'area - con i suoi 491 metri s.l.m.consente di godere uno stupendo panorama in cui emerge la rossa cupola del Santuario della Madonna della Carità.

Distante 63 km da Grosseto, 60 da Siena, 183 da Roma e 20 dalla Vetta Amiata, il comune annovera un'unica frazione, Pescina, e gode di un territorio di circa 50 kmq di superficie per lo più caratterizzato dalla presenza di olivi che, con il loro olio,rappresentano una delle maggiori fonti di guadagno del paese.

Il comune oggi conta 1.015 abitanti (1.239 nel 1981) che sono chiamati "seggianési".

 

Seggiano.

 

da visitare:

  • Le due PORTE d'accesso e l'antica cerchia muraria, sebbene non facilmente rintracciabile.
  • La CHIESA DI SAN BERNARDINO di origine romanica, si trova nella parte più alta del paese e contiene le reliquie del santo.
  • La CAPPELLA DI SAN ROCCO, piccolo oratorio eretto dalla popolazione come ex-voto terminata la peste del 1468.
  • Proprio fuori dal pese il SANTUARIO DELLA MADONNA DELLA CARITA' costruito nel XVI secolo in seguito ad una catastrofica carestia, perfettamente riconoscibile per lo spiccare della cupola rossa e le preziose decorazioni che impreziosiscono la facciata di stile tardo-manieristico.
  • Il CASTELLO DI POTENTINO la cui pieve era in cura d'anime ancora nel XIV secolo. Oggi si presenta come un palazzotto rinascimentale fortificato con torri.
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Cenni di storia

 

Attestato per la prima volta nel 903 - con il nome di "CasaleSenganu" - come villaggio compreso nel patrimonio dell'Abbazia di San Salvatore, che vi esercita il suo potere, nel XII secolo passa sotto il controllo del monastero di Sant'Antimo. Nella metà del Duecento Siena vi estende la sua giurisdizione insediandovi ufficiali di nomina cittadina. Acquisisce il cassero e rafforza le strutture difensive. Si mantiene sotto l'influenza di alcune famiglie nobili senesi: i Salimbeni tra il Duecento e il Trecento, gli Ugurgeri alla fine del Quattrocento, pur mantenendo un certo grado di autonomia da Siena. Sino al 1777 fa parte della Podesteria di Arcidosso e Castel del Piano e quando le riforme leopoldine dividono le due comunità viene aggregato a Castel del Piano, dal quale si distacca solo successivamente per acquisire autonomia amministrativa.

 

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Sotto.